Alla Riscoperta Della Grotta Del Secchio

19/01/2025 Grotta Del Secchio (Carsoli AQ)

Lo scorso weekend, il GGFAQ si è avventurato nuovamente nella suggestiva Grotta del Secchio, situata nei pressi di Carsoli (AQ). La giornata, a cui hanno partecipato Daniele, Emma, Patrizio, Laura e Alessandro (Sandro), è presto diventata un entusiasmante viaggio tra ricordi e meraviglie sotterranee.

Nonostante ci fossimo già stati anni fa (tranne Emma), ci siamo resi conto che il tempo aveva sfumato la memoria di quanto fosse straordinaria questa grotta. Il suo percorso interamente orizzontale, intervallato da diverse strettoie (un po’ umide, diciamolo) offre una varietà di ambienti concrezionati che lasciano a bocca aperta. Ogni saletta, fessura o nicchia svela sempre nuovi dettagli.  Un po’ come guardando un cielo stellato la vista si acutizza alla ricerca di altre stelle, così su questi soffitti i dettagli aumentano man mano che li osserviamo.

La sfida dell’ingresso

Ma, c’è sempre un ma..prima di poter entrare in grotta abbiamo impiegato circa un’ora a ritrovare l’ingresso. L’orientamento in superficie non è mai semplice, soprattutto in mezzo a un bosco pressoché tutto uguale e la memoria, appunto, un po’ sfumata. Ad un certo punto Emma ha individuato una sorta di inghiottitoio all’interno di un canale ormai in secca. Da lì Sandro ha avuto un lampo di memoria: insieme a Sergio anni fa era risalito dritto da quel canale ritrovando la grotta del Secchio. Seguendo il suo suggerimento, siamo riusciti a individuare l’ingresso. Avete presente l’ingresso della casa di Winnie the Pooh? Ecco, l’ingresso della grotta del Secchio è un po’ così. Si entra, strisciando, proprio tra le radici di un albero. 

I capelli d’angelo e “il laminatoio”

All’interno del ramo “principale” si rimane affascinati dalla quantità di concrezioni di varie forme e colori. Sicuramente tra le più suggestive ci sono i cosiddetti capelli d’angelo che qui crescono attaccati non solo al soffitto, ma anche a delle stalattiti e colonne preesistenti. Per non parlare delle eccentriche, uno potrebbe passare delle ore ad osservarle e a trovare in quell’intrigo di cristalli delle forme conosciute, un po’ come si fa con le nuvole. 

Uno dei momenti più emozionanti è stato il passaggio nel ramo chiamato “il laminatoio”. Il nome lascia intendere i grandi spazi di manovra che si hanno all’interno del ramo. Tuttavia, dopo aver  un tratto decisamente stretto, la fatica è stata ampiamente ripagata dalla bellezza del luogo. Il passaggio di un antico ruscello è testimoniato dalle tracce ormai concrezionate sotto forma di vaschette che si snodano a partire da un antico lago, di cui ormai non rimane che calcite bianchissima depositata sul fondo di una grande “vasca”. E ancora cristalli, stalattiti, stalagmiti, eccentriche e vele. Una boccata d’aria per gli occhi.

Ricordi e nuova meraviglia

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Questa visita ci ha permesso di riscoprire la Grotta del Secchio con occhi nuovi. La bellezza e la complessità delle sue concrezioni ci hanno sorpreso ancora di più rispetto al passato. Ritrovarla è stato come riabbracciare un vecchio amico, scoprendo aspetti che non avevamo notato o ricordato.

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