Diversamente Speleo, diversi punti di vista di un’esperienza straordinaria che esprimono al meglio il meraviglioso il senso della speleologia: la condivisione. Punti di vista differenti da parte di chi accompagna e da chi viene accompagnato, da chi ha tanti anni di esperienza sulle spalle e da chi è ai primi, e da chi in grotta non c’era mai entrato prima e grazie a questo evento ne ha avuto la possibilità. S.C.
“Ma è una cazzata! E invece NO, perché non me la faccio da solo. Mi sono ciucciato i -1000, ho fatto esplorazioni, ho dormito in grotta (non solo …), ma adesso la grotta di Falvaterra (parte iniziale) non me la faccio da solo. Perché domenica c’è Diversamente Speleo. E allora la preparazione diventa impegnativa perché devo accompagnare chi non ci può andare da solo. Abbiamo incominciato a pensarci appena conclusa DS2016! Questa manifestazione sembra sempre troppo più grande di te e invece fila via tutto liscio. Perché noi speleologi siamo come il corpo umano: io sono il fegato (bevo un po’…), Francesca una gamba, Luca il cervello, Ambra il sorriso, e via così… Se il fegato è a posto, se la gamba cammina, se il cervello funziona, se sorridi, il corpo umano funziona alla grande! Ma vabbè, noi speleologi siamo anche un po’ perfettini e cacacazzi, perché anche quando pensiamo a una manifestazione ci facciamo pippe mentali a discutere di tutto: dalla logistica, all’assistenza, all’accompagnamento. E quando una mamma, appena arrivata da Pescara, ti dice: “oh beataverginedelrosario, ma che viaggio lungo che abbiamo dovuto fare quest’anno!” tu pensi: “cazzo! Saranno stanchi, non gli andrà, vorranno riposarsi … e come facciamo che ci si allungano tutti i tempi ???” E invece no! Loro sono meno tesi di noi, meno affannati di chi li ha condotti fin qui. E così ti accorgi di un’altra dimensione della grotta. Quella che per te (speleologo) è ovvia e semplice, ma per Loro no, è pura emozione. Poi diventiamo il corpo umano, perché c’è condivisone, armonia, gioia. Tre parole “di moda”, ma che spiegano esattamente la giornata. Nascono qui, da questa manifestazione partita dal basso, ma che punta in alto, come la risalita di un pozzo che non sai che c’è sopra. Tre parole che ritrovi nei pippiscotti andati a ruba (condivisi), in Gennaro che guarda altrove, ma sorride felice (armonia), in Chiara che sulla carrozzina si entusiasma (gioia) mentre noi saltelliamo intorno a lei al ritmo del mambo. Alla fine Loro ringraziano e chiedono scusa e tu vorresti sotterrarti. Che cosa mi hanno insegnato quest’anno … che quando vedo uno scivolo del marciapiede, non è per il turista col suo fottuto trolley, è per Loro! L’anno prossimo dove andiamo?” A.L.
“L’Anno prossimo ovunque si deciderà di andare conto di esserci, sia per le persone che bisognerà accompagnare in grotta, ma soprattutto perché penso che Diversamente Speleo sia un evento unico del suo genere, un evento ricco di forti emozioni sia per i partecipanti, ma soprattutto per chi organizza. È stato molto belle vedere così tanti gruppi che si sono adoperati per un unico scopo, quello di rendere una giornata gioiosa e interessante per i giovani e gli adulti appartenenti a diverse comunità del centro Italia. È stata la prima volta che ho partecipato a questo evento e le emozioni sono state molte, da piccole ansie di non riuscire a fare tutto per bene, alla gioia di entrare in grotta con ANTONIO, e allo stupore di essere stata invitata a ballare da un ragazzo (questo tipo di galanterie, oggi, sono state dimenticate ;)). L’anno scorso non ho partecipato, ma l’anno prossimo sarò presente più per me che per i ragazzi, perché avere l’opportunità di dedicarsi a loro anche solo per una breve, ma intensa giornata, fa bene al CUORE”. A.A.
“Domenica 18/6/2017 siamo andati alle grotte con l’autobus a Frosinone, insieme a Pepeio (Giampiero), Antonio, Giovanni, Monica, Arianna, Marta e tutti i miei amici. Abbiamo fatto le foto, guardiamo l’acqua dentro le grotte. Mi sono piaciute e mi sono divertito tanto! Abbiamo mangiato e ballato insieme. Mi hanno regalato la maglietta. Le fettuccine erano molto buone”. Angelo
“Il giorno 18/6/2017 siamo andati a visitare con l’associazione Abitare Insieme le grotte di Falvaterra che si trovano in provincia di Frosinone. Siamo partiti alle ore 7:30 circa da L’Aquila per arrivare alle ore 10:00 più o meno a destinazione dove ci aspettava una lauta colazione gentilmente offertaci dall’organizzazione che aveva indetto l’evento. Dopo esserci rifocillati siamo stati accompagnati a gruppi fino all’ingresso delle grotte dove ci aspettavano alcuni speleologi che ci hanno prima spiegato un po’ la storia della formazione naturale di esse e poi ce le hanno fatte visitare. È stato veramente emozionante e suggestivo osservare da vicino quello spettacolo che la natura è stata in grado di creare. A visita finita ci è stato offerto anche il pranzo e quando poi siamo dovuti ripartire è stato molto difficile riuscire a staccare gli occhi da cotanta bellezza, ma per fortuna siamo andati via con la consapevolezza di poter ritornare presto in quei luoghi che sono stati in grado di rapirci gli occhi, il cuore e l’anima”. Sonia
“Siamo andati alle grotte di Falvaterra domenica 18 giugno 2017 insieme all’associazione “Abitare Insieme” e alla “Comunità 24 luglio”. È stata una bella giornata, la cosa che mi è piaciuta molto è stata toccare le grotte fredde perché è una cosa che non avevo mai toccato. Appena arrivati ci hanno offerto la colazione e ci hanno dato il caschetto per entrare in grotta. In grotta mi hanno accompagnato due speleologi, un uomo e una donna molto simpatici; si chiamavano Eleonora e Marco. È stata una bellissima esperienza che non avevo mai fatto! Dopo pranzo, Giulia, una signora di Pescara, ci ha messo la musica e abbiamo ballato come matti. Prima di ripartire, ci hanno dato una maglietta, un attestato ed altri gadget che mi sono piaciuti molto. Quando sono tornato a casa, ho pensato che questa giornata la rifarei altre volte”. Paolo
“Domenica 18 Giugno noi dell’associazione Abitare Insieme e la Comunità XIV Luglio siamo andati a visitare le grotte di Falvaterra in provincia di Frosinone. Siamo partiti da L’Aquila alle 7:15; appena arrivati siamo stati accolti da un gruppo di speleologi che ci hanno accompagnati all’interno delle grotte. Ognuno di noi era accompagnato da uno speleologo e da una guida che ci hanno illustrato l’interno della grotta; per raggiungere l’ingresso delle grotte abbiamo utilizzato il nostro pulmino perché la strada non era accessibile alle carrozzine. All’interno della grotta c’erano dei piccoli laghetti che si formano quando piove e la temperatura al suo interno era di 9°. Appena usciti dalle grotte ci hanno offerto il pranzo, dopo il pranzo c’è stata la consegna degli attestati di partecipazione. È stata una giornata piacevole e divertente”. Franco e Deborah